
MATCHA
抹茶
Se partite per il Giappone senza avere la minima idea di cosa sia il MATCHA, o peggio ancora se non vi piace, non avrete vita facile nel Paese del Sol Levante. Esso si trova ovunque, non c’è verso di sfuggirgli!
Durante la mia vacanza giapponese avevo deciso di non assistere alla Cerimonia del Tè (Cha no yu - 茶の湯 - "Acqua calda per il tè"). Prima di partire mi ero documentata su come si svolgesse e dove poterla vedere. Ero giunta alla conclusione che non meritasse spendere tempo e soprattutto parecchi yen per vederla. Sicuramente è una cerimonia affascinante, ma anche a tratti noiosa o per lo meno così ho letto un po' ovunque. Premesso ciò, ho comunque bevuto del matcha, accompagnato da dei carinissimi dolcetti, in alcune sale da tè tradizionali.
Un tè a Hama Rikyū TOKYO
Il giardino di Hama Rikyū è un parco pubblico nel quartiere di Chūō a Tokyo. È una vera e propria oasi nel centro della città in una zona che negli ultimi anni ha affrontato un forte sviluppo urbanistico. L’aerea verde, venticinque ettari, è circondata dall’acqua su tre lati e uno di essi si affaccia sulla baia di Tokyo. Se siete stati a New York, la sensazione che proverete sarà simile a quella di Central Park. Sembra quasi impossibile che tutto quel verde si estenda circondato dai grattacieli delle più importanti aziende giapponesi. Lo scuro mare, il moderno skyline urbano e il rigoglioso giardino convivono alla perfezione suscitando nel visitatore un piacevole senso di straniamento.
Vi si accede dopo aver pagato un biglietto d’ingresso e al suo interno ci sono varie attrazioni e attività da poter svolgere. Si può prendere una sorta di aliscafo per fare una crociera sul fiume, si può assistere a dimostrazioni di caccia tradizionale all’anatra oppure semplicemente ammirare le meraviglie che la natura offre. C’è un boschetto di ciliegi, qualche pino centenario, bonsai e un giardino di peonie. Tutto ciò lo rende un luogo perfetto per un servizio fotografico matrimoniale, se sarete fortunati come me potreste assistere a uno.
All’interno del parco si può, appunto, degustare del matcha. Esso viene servito all’interno di un padiglione, in un’atmosfera zen simile a quella della tradizionale cerimonia.
Il padiglione sorge su un’isoletta. Per me entrarvi è stato un vero e proprio sollievo. Sono stata in Giappone nella seconda quindicina di Luglio: temperature bollenti e umidità. La stagione delle piogge stava terminando, ma l'aria era ancora satura di umidità.
Vi si accede passando da un piccolo giardino zen e una volta varcata la soglia si devono togliere le scarpe. Le si lascia, ordinatamente sistemate, da una parte e si ordina il tè scegliendo la tipologia di dolcetto per accompagnarlo. Nel caso si volesse uscire sulla terrazza vengono fornite delle apposite ciabatte. Esse dovranno essere tolte per tornare nuovamente dentro. Non sono per niente fashion!
Il pavimento interno è in tatami e, silenziosamente, si deve trovare un posto dove inginocchiarsi. Ci si sistema e si attende la propria ordinazione.
La degustazione è a pagamento, ma il costo non è eccessivo. Si può scegliere se prendere il matcha freddo o caldo. Io l’ho bevuto con del ghiaccio dato che faceva veramente caldo fuori e avevo bisogno di rinfrescarmi. Il tè, a seguito dello sbattimento dell'acqua col frullino durante la preparazione, era ricoperto di una sottile schiuma. Sinceramente il sapore del matcha non mi è piaciuto. Non perché fosse di scarsa qualità, anzi altrimenti non lo consiglierei, ma per una questione di gusti personali. Per me sapeva troppo di erba, anzi di fieno; se dovessi ritornare l'ordinerei caldo.
Il dolcetto, invece, l'ho mangiato con più gusto. Avevo scelto un tortino di riso glutinoso chiamato MOCHI. Viene realizzato bollendo del riso per poi pestarlo e modellarlo in una sorta di polpettine. L’aspetto estetico è un elemento fondamentale nella pasticceria giapponese tradizionale, Wagashi. I nostri erano decorati con della gelatina colorata a cui era stata data la forma di foglie, fiori e persino di una coccinella. Essi non avevano nessun ripieno, non erano neanche eccessivamente dolci nonostante fossero ricoperti da zucchero in polvere. Il loro sapore esplodeva solo se vi si sorseggiava insieme del matcha. La consistenza era abbastanza particolare, ossia gommosa e appiccicosa come quasi tutti i dolci nipponici.
Sul tatami non ci si siede, ma ci si inginocchia. Riconosco che per noi occidentali la posizione potrebbe risultare un po' scomoda, ma se non si vuole mancare di rispetto è meglio assumerla. Davanti a me avevo una coppia di giapponesi ed è stata un'ottima occasione per apprendere come bere il tè nel giusto modo. La ragazza, più esperta, ha spiegato all'altro come fare e così ho imparato anche io. Naturalmente parlavano giapponese e io non conosco la lingua, però dai gesti era facilmente intuibile.
La ragazza ha afferrato con entrambe le mani la ciotola, chawan. Ha una superficie liscia ed è molto ampia in modo da poterci agitare il frollino all’interno. Ha preso un piccolo sorso di matcha poi, in senso orario, ha girato la ciotola. Ha nuovamente bevuto e ripetuto il gesto rotatorio per un totale di tre volte. Infine ha guardato il ragazzo e ha fatto un piccolo inchino inclinando il busto.
Matcha 'commerciale'
Non importa andare in un luogo tradizionale per gustare un buon tè. È una bevanda che si trova nei supermercati, nei distributori automatici e anche nelle grandi catene di caffetteria.
Per quanto riguarda proprio quest’ultima categoria, io amo alla follia il Matcha Tea Latte di Starbucks. Schiumoso, super verde e dolce! Non esiste bevanda più perfetta per iniziare alla grande una giornata di esplorazione. Anche se è un’azienda diffusa praticamente in ogni parte del mondo, a seconda del luogo vendono cibi diversi. Io ho assaggiato dei donuts: frutto della passione una mattina e al gusto di acero un’altra. Entrambi molto particolari.
Non sempre ci si può permettere di far colazione da Starbucks, sia per il denaro che per il tempo che porta via. Una soluzione? Acquistare la bevanda in un supermercato! Naturalmente non sarà caldo, ma se ci si reca in Giappone durante una bollente estate è ancora meglio gustarlo fresco.
C’è la soluzione anche nel caso si volesse portare del matcha a casa. Esso è sia un bel souvenir da regalare, sia un modo gustoso di continuare a far colazione in maniera orientale anche dopo il ritorno. Io ho acquistato una confezione di bustine di match in polvere da far sciogliere nel latte caldo e una di bustine di tè. Un consiglio è quello di continuare ad abbinare la bevanda a i dolci nipponici che sono appositi per esaltarne il gusto.
Cosa è il matcha?
È originario della Cina ed è una varietà di tè che viene utilizzato principalmente durante la Cerimonia del Tè. Lo si trova solitamente ridotto in polvere: le foglie, cotte al vapore e asciugate, sono triturate finemente.
In Giappone viene usato praticamente nella preparazione di qualsiasi cosa. Serve come colorante verde oppure come spezia per insaporire pietanze sia dolci che salate. Naturalmente lo si beve sopratutto, sia caldo che freddo, e può accompagnare ogni pasto dalla colazione alla cena.














"Tè e zen un
unico sapore"
PS. Conoscevi il Matcha? PERFETTO!
- Ti piace o, come me, non hai ancora capito se lo ami o no?
- Meglio Matcha in purezza o il Matcha Tea Latte?
- Hai un posto preferito dove andarlo a bere?