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ho sempre sognato una Wunderkammer!

Souvenir è una parola francese il cui significato letterale è 'ricordo'. Essa è usata, spesso, per indicare un oggetto, acquistato o regalato, su un luogo di interesse turistico. Lo scopo di ciò è, appunto, conservare materialmente un ricordo di tale visita. 

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Non so voi, ma io vado pazza per i souvenir! Quando vado da qualche parte, anche se vicino a dove abito, torno sempre a casa carica di ricordi. Ah e per ricordi naturalmente intendo un qualcosa di materiale. Mia mamma li chiama ‘piglia polvere’ e ogni tanto minaccia di dar fuoco alla mia camera da quanto è strapiena. Ma io lo so che in fondo li ama ed infatti pure lei non è immune al comprarli. Ogni angolo della nostra abitazione ha un qualcosa che richiama i viaggi o luoghi più o meno esotici. La cosa che più mi piace è che le stanze hanno un tema. Adesso vi scrivo alcuni esempi, così per farvi capire meglio. Appena si apre la porta, e si entra in casa, ci si trova nell’ingresso che noi usiamo come salotto. Alle pareti color ocra sono appesi piccoli quadretti giapponesi in carta di riso, ma non sono le uniche cose che richiamano il Paese del Sol Levante. Sulla porta ci sono due stoffe dipinte con il Monte Fuji e la famosa Onda di Hokusai, alla luce pendono una campanella furin e alcuni origami a forma di gru. Sulle mensole e nella libreria sono esposti daruma, kokeshi, ventagli orientali, ceramiche, ma anche una matrioska, degli animali intagliati in legno africano o fatti di vetro soffiato di Murano. E il divano? A coprirlo è una stoffa malese e sui cuscini sono ricamati il continente americano su uno e un elefante sull’altro. 

In cucina abbiamo una parete dipinta di giallo che è interamente occupata da piatti provenienti per lo più dalla Grecia (il mio preferito è quello con Achille sul carro da guerra!), mentre la cappa metallica è ricoperta da calamite pacchiane. 

Sulle pareti azzurre del bagno sono appese delle foto in bianco e nero che ritraggono i protagonisti di alcuni film. Le abbiamo comprate a Hollywood e tra esse ne ho due che amo: Brad Pitt e Tom Cruise rispettivamente nei panni dei vampiri Louis de Pointe du Lace e Lestat de Lioncourt di “Interview with the Vampire”. Il film potete anche tralasciarlo, ma il libro correte a leggerlo perché Anne Rice è una scrittrice capace di creare personaggi impossibili da non amare. È un po’ imbarazzante fare la doccia con tutte quelle ‘persone’ che ti fissano, ma con il tempo uno ci fa l’abitudine… anche perché proprio sopra il box c’è un mio ritratto versione ballerina. Sì, lo so che è inquietante! 

Infine, la camera da letto di mia mamma ha dei bellissimi papiri incorniciati e nella mia si trova invece un po’ di tutto. Ho un altarino dedicato agli antichi eroi e da brava wanderer al muro ho sistemato un bel tramonto a Santorini, le carte geografiche delle Seychelles e molti altri quadretti. Sulle mensole, oltre ai libri, ho messo le palline con la neve, bottigliette di liquori e altre tipologie di souvenir che adoro collezionare.

Quando ero piccola sognavo di aprire un museo nella mia stanza e mostrarlo a tutti. Crescendo e studiando mi sono resa conto di aver ricreato, invece, una sorta di Wunderkammer (Camera delle Meraviglie) piena di naturalia et artificalia.

 

Non potendovi invitare tutti a casa mia, ho così pensato di pubblicare le foto e le descrizioni di tutti questi ammennicoli. Li raggrupperò per categorie, luoghi e dove possibile li assocerò a libri e/o a prodotti cinematografici/televisivi. 

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