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chi sono?
Mi chiamo Lavinia Elena, ho ventiquattro anni, e (s)fortunatamente ho tanto tempo libero.
Ho aperto questo blog per poter comunicare al mondo le mie assurde passioni. Anzi, usiamo il giusto termine: le mie sono vere e proprie fissazioni. Chi mi conosce lo sa, ho il dono di stressare le persone finché anche loro non si ‘convertono al mio credo’. Sia chiaro però, se una consiglio qualcosa è perché io per prima la trovo veramente fantastica. Non per fare la modesta, ma sono brava a individuare il Fattore X nelle cose. Dai luoghi da visitare ai posti dove mangiare, dalle tv series ai libri e film... penso di essermi innamorata infinite volte
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Cosa faccio nella vita?
* STUDIO
Sono una studentessa universitaria di Antropologia Culturale ed Etnologia con una precedente laurea già in valigia. Penso di aver realizzato il sogno di molti tv series addicted, ossia l’aver scritto una tesi su di esse. Ebbene sì, sono una storica della radio e della televisione da 110 e Lode. Non soddisfatta ho comunque deciso di proseguire con, appunto, un percorso antropologico. L’esotico e l’esoterico sono così affascinanti! Storia, tradizioni, miti e leggende sono il mio pane quotidiano.
Ah quasi dimenticavo: ho anche un’abilitazione come profiler ed esperta in scienze forensi. Se te lo stai chiedendo ho usato il famoso luminol e sì... mi sono sentita un sacco “CSI”. Anzi, dato i miei studi, forse sono più come Tony Dinozzo di “NCIS” che cita sempre i film o Castel che sulla scena del crimine ci va solo per prendere ispirazione.
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* VIAGGIO
Sono nata nel mese di luglio a Firenze e ad agosto ero già in vacanza. I miei genitori, dai quali ho ereditato l’odio per la sedentarietà, non mi avrebbero altrimenti mai perdonata se li avessi trattenuti a casa. Compiuto un anno ho avuto il battesimo della montagna a Cervina con i suoi 2050 metri, giusto per sfidare l’altezza. A due anni già scorrazzavo per il parco di Versailles e a cinque ammiravo il tesoro di Tutankhamon. E poi Cuba, Namibia, USA, Canada, Seychelles, Turchia, Giappone, Russia e quasi tutta l’Europa. Il cuore mi esplode di gioia quando si parla di progettare anche solo una breve gita fuoriporta. La mia curiosità da antropologa mi porta a provare in ogni luogo esperienze tipiche ed irripetibili. Non mi ferma niente e nessuno, neanche se si tratta di assaggiare la carne di coccodrillo o dormire in un micro capsule hotel. Mi considero una viaggiatrice e non una turista perché i posti in cui vado non mi limito a visitarli, ma amo conoscere il più possibile di essi. Non solo classiche mete affollate, ho esplorato anche qualcosa di insolito. Ci sono delle esperienze fondamentali che tendo a ripetere in qualsiasi mio viaggio.
I viaggi me li faccio anche mentali. Quando apro un libro, accendo la tv o il pc per qualche serie mi lascio coinvolgere troppo. Mi immergo nella trama, mi innamoro dei personaggi, ma soprattutto sento la necessità di recarmi fisicamente sul luogo delle vicende. Ecco spiegato il perché le mie avventure finiscono sempre per essere legate ai, così detti, prodotti culturali.
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* SCRIVO E POSTO
Dove miscelare le due precedenti attività se non nella scrittura? Essa è come una formula magica con la quale si può fare (quasi) tutto. La mente crea mondi infiniti, ma solo la scrittura può renderli immortali. È una frase classica e quindi un motivo in più per considerarla veritiera.Tutti possiamo essere narratori di storie. Che sia su carta o in rete, penso che se si ha da raccontare qualcosa di carino lo si debba condividere. Nell’armadio ho un bel po’ di bloc-notes con ricordi di viaggi e recensioni.Chiusi là dentro non servono a niente, ma nel 2017 non c’è mezzo più efficace di un blog o di un social per rendere pubblico del materiale.
Quindi, perché non provare? Ed eccomi qui a cercare di mettere insieme due parole sensate.









